mercoledì 20 marzo 2013

Tutta la sete del mondo

E' vero, le "Ultime sette Parole" di Haydn sono un capolavoro della musica sacra cattolica, e si rifanno ad un momento dell'anno liturgico di particolare intensità. Però noi crediamo che questa musica, che vuole rappresentare gli ultimi momenti di vita di Gesù, racconti molto della vita dell'uomo.
In particolare la Sonata V, che si rifà alle parole "Ho sete" che Gesù pronuncia prima di morire, ci ricorda, unica tra tutte le Sonate, il suo tormento fisico e spirituale. E come non pensare a tutte le seti del mondo, a tutte le richieste di aiuto che giungono da ogni parte del globo?
Per questo abbiamo pensato che la migliore immagine per questa Sonata potesse essere il Crocifisso Bianco di Chagall.

"Marc Chagall, che nel 1933 aveva visto bruciare le proprie opere per mano dei seguaci di Hitler come "arte degenerata", all’approssimarsi della seconda guerra mondiale ricorda in questo dipinto l’incendio delle sinagoghe in Germania; Crocifissione bianca, associa molti elementi che ricordano le violenze e i soprusi contro gli ebrei dell’Europa orientale negli anni ’30.

Cristo è al centro, inchiodato su una croce bianca, già morto. Il suo corpo è inondato di luce bianca, proveniente da un raggio che scende trasversalmente [ricordo che il bianco è spesso in pittura simbolo del martirio]. Sopra la sua testa sta un’iscrizione (titulus), in ebraico. La stoffa che gli cinge le reni ricorda uno scialle per la preghiera degli ebrei. In basso, sotto la croce, un candelabro a sette braccia. Sulla destra, l’incendio appiccato ad una Sinagoga, dopo averne disperso le suppellettili (sedie e libri). Un uomo, con abito e berretto verdi, fugge portando un sacco sulle spalle; sotto di lui, un fumante rotolo della Bibbia, e una donna sconsolata che accarezza il suo bambino. Sul lato sinistro una serie di scene di aggressione e di esodo: persone costrette a fuggire per salvare la Torah; una barca di disperati in fuga; un villaggio messo prima a soqquadro e poi incendiato; l’esercito russo all’assalto. Sopra la croce, in cielo, Mosè che consola tre persone in pianto.

In questa scena apocalittica e caotica, il Cristo circonfuso di luce bianca ("Io sono la Luce del Mondo...") simboleggia le tragedie di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee politiche o religiose; supera i confini delle religioni, e vede nell’ebreo Gesù, ucciso e annientato dall’odio, la figura di ogni innocente ingiustamente sacrificato."

Nel nostro piccolo, con la nostra musica, mandiamo a tutti i nostri amici cattolici un augurio di buona Pasqua. A tutti gli amici, in ogni parte del mondo, che soffrono per una sete di qualsiasi tipo, l'augurio che giunga presto l'acqua per dissetarsi.

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